L'INTELLIGENZA E LA CREATIVITÀ
1. Teoria della conoscenza e intelligenza
Questo secondo libro sulla Teoria Cognitiva Globale si occupa delle diverse accezioni della parola intelligenza e definisce l’intelligenza elegante come soggetto attivo della gestione della conoscenza o concetto popolare dell’intelligenza normale; vale a dire, senza accuratezze pseudo scientifiche, che l’unica cosa che vogliono è negare l’esistenza di questa capacità del cervello.
Dico pseudo scientifiche perché per me è ovvio che questa capacità esiste e, seguendo il metodo scientifico di Galileo o, se si preferisce, il metodo Veus vei, oggetto di dissertazione nel libro sul Metodo Scientifico Globale, non c’è bisogno di dimostrare ciò che è ovvio, talvolta non è neanche possibile.
Nell’introduzione del libro sulla Teoria Cognitiva Globale, Il cervello umano ed i Computer, si discute il suo contesto generale nei libri su evoluzione e psicologia cognitiva di Molwickpedia, tutti presenti nella tabella dei link correlativi.
Inoltre, nella sezione Teoria Cognitiva Globale del libro sul Cervello umano ed i Computer, c’è un breve riassunto dei quattro libri che la compongono e sono citati i principali studi di psicologia sperimentale riguardanti la stessa.
Il titolo II di questo libro sulla teoria dell’intelligenza, l’intuito e la creatività cerca, da una parte, di criticare i vari concetti che si vogliono associare alla parola intelligenza, come quelli famosi delle intelligenze multiple di Howard Gardner e di intelligenza emotiva di Daniel Goleman e, dall’altra, di stabilire una definizione che contenga l’essenza del concetto popolare di intelligenza normale o generale, detto altrimenti, quando si dice che una persona è intelligente.
Fra i diversi concetti seri esistenti in teoria dell’intelligenza scegliamo come definizione più adeguata la capacità di stabilire relazioni astratte.
Un approfondimento della teoria dell’intelligenza e la conoscenza delle condizioni e dei meccanismi di queste funzioni del cervello ci porteranno alla definizione di intelligenza condizionale ed a segnalare un caso speciale molto importante, quello dell’affidabilità delle risposte del gestore di queste capacità.
Queste precisazioni ci consentono un approccio ai concetti di intelligenza in senso stretto, fattore g ed un’analisi di alcune particolarità del cervello maschile e femminile. Il gestore delle capacità cognitive nell’insieme sarebbe ciò che per ovvie ragioni ho definito intelligenza elegante.
Il titolo III si concentra sui tipi di condizioni operative più rilevanti, rispetto all’affidabilità ed alla rapidità delle risposte del gestore dell’intelligenza. Va sottolineato che per il contesto della Teoria Cognitiva Globale quest’analisi della teoria dell’intelligenza è un’analisi innovatrice.
In primo luogo ci sarebbero le risposte automatiche, come i preconcetti o le emozioni, che per la loro natura devono essere risposte dell’inconscio.
In secondo luogo sono state incluse le funzioni completamente sicure come l’inferenza logica o la cosiddetta memoria matematica.
In seguito, abbassando le esigenze di affidabilità, ci sarebbero l’intuito e la memoria normale.
In seguito faremo un approccio ai casi speciali del linguaggio e della creatività, evidenziando la rapidità impressionante e l’affidabilità non molto alta del primo, e la complessità delle funzioni relazionali generali e l’esistenza di funzioni relazionali molto potenti in una materia specifica per il caso della creatività.
Quando ho menzionato il contesto della Teoria Cognitiva Globale mi riferivo al rapporto con la psicologia evolutiva ed in modo più specifico con la Teoria dell’Evoluzione Condizionata della Vita.
La classica discussione fra gli effetti dell’eredità e l’ambiente nella teoria dell’intelligenza è oggetto di trattamento nel titolo IV di questo libro on line.
Nella prima parte vengono ripassati gli studi realizzati sull’eredità genetica dell’intelligenza e l’interpretazione a favore della stessa della Teoria Cognitiva Globale. In questa sezione si trovano inoltre due possibili metodi o procedimenti di miglioramento dell’intelligenza mediante ingegneria genetica.
Un secondo insieme di idee si riferisce alle motivazioni filosofiche o sociologiche contrarie all’influenza genetica sull’intelligenza senza nessun tipo di interesse per la verità scientifica, negando persino lo stesso concetto di intelligenza.
Nonostante quanto detto, nel titolo IV vengono riconosciuti i problemi e la complessità delle prove di intelligenza. Detto questo, era più difficile andare sulla luna e curiosamente solo alcuni lunatici negano di esserci andati.
Un’altra sezione spiega le difficoltà della ricerca sperimentale nella teoria dell’intelligenza, specialmente la scarsità di dati sulle fonti. Questa limitazione è così forte che si può solo capire per la sensibilità sociale che un maggior rigore scientifico potrebbe procurare.
Infine, il titolo V espone la Metafora del semaforo come esempio di multipli concetti sul valore di una macchina, mostrando l’enorme complessità di percorsi, condizioni e tempi possibili, e, al contempo, la grande semplicità degli indicatori di qualità quando non si usano le stesse parole per concetti diversi.