2.c) Intelligenze multiple
Lasciando da parte la suddetta teoria delle intelligenze multiple di Howard Gardner, poiché si può considerare alquanto opportunista o commerciale, pare ovvio che esistano intelligenze multiple o una intelligenza multipla.
Le intelligenze multiple verranno identificate non solo per i diversi tipi di relazioni elementari coinvolte (spaziale, auditiva, cromatica, ecc.), ma anche per i meccanismi utilizzati o qualsiasi altro criterio associabile.
La classificazione delle intelligenze multiple potrebbe estendersi il più possibile perché, in effetti, per qualsiasi fatto o concetto si possono identificare le relazioni presenti, tuttavia chiamare intelligenza qualsiasi cosa non farebbe altro che eliminare il proprio concetto differenziatore e quindi l'utilità stessa della parola intelligenza.
In altre sezioni è stato trattato qualche concetto specifico di intelligenza, segnalo di seguito alcuni casi che mi sembrano particolarmente interessanti:
2.c.1. Intelligenza in senso stretto
Corrisponde a ciò che è stato detto nella sezione riguardante le risposte sicure del gestore della conoscenza. L'intelligenza in senso stretto verrà intesa come la capacità di relazione, ma con la condizione aggiunta di avere un alto grado di affidabilità.
In altri termini, coincide con l'intelligenza condizionale quando il requisito associato è il già citato alto grado di affidabilità. Nella maggioranza dei casi in cui faccio uso della parola “intelligenza” senza specificazioni mi riferisco a questo concetto in consonanza con ciò che penso faccia il linguaggio popolare e parte della dottrina.
La verifica delle risposte allo scopo di ottenere l'affidabilità desiderata implica dei meccanismi biologici specifici, spiegati in modo piuttosto dettagliato nel libro dell'Evoluzione Condizionata della Vita, che fanno in modo che l'informazione genetica del progenitore con minor potenziale sia più significativa di quella dell'altro, essendo più vicina alle funzioni relazionali comuni in entrambe.
In termini generali, credo che i principali fattori della percezione dell'intelligenza sono la profondità e l'originalità delle idee, oltre all'assenza di errori nei ragionamenti. Da non confondere con coloro che non esprimono i propri ragionamenti per non commettere errori visibili!
2.c.2. Fattore "g" o intelligenza generale
All'interno delle intelligenze multiple, questo concetto sarà il risultato dell'aggiunta alle funzioni relazionali in senso stretto della condizione che siano comuni a una grande quantità di processi dell'intelletto umano.
La sua rilevanza è dovuta al fatto che la sua misurazione risulterà molto utile in rapporto all'intelligenza in senso stretto. È, inoltre, quello che si avvicina di più al concetto di intelligenza misurata dai test d'intelligenza classici o coefficiente intellettuale tipico (detto anche quoziente intellettivo).
Queste misure presentano il grande vantaggio di essere indipendenti da fattori culturali, in quanto basati su calcoli matriciali o test di figure.
Lo studio sul carattere ereditario dell'intelligenza utilizza dati sul quoziente intellettivo che rispondono in gran misura a questa categoria. In ogni caso, se determinate funzioni relazionali sono ereditarie è logico supporre che le altre lo saranno ugualmente, nonostante abbiano meccanismi di espressione diversi.
2.c.3. Quozienti di intelligenza moderni
In un unico coefficiente integrano serie di prove, ad esempio matriciali o linguistiche, e si avvicinano o rappresentano in gran misura il potenziale delle intelligenze multiple. Tuttavia, come ho detto prima, credo che è molto più corretto dire che questi quozienti di intelligenza moderni assomigliano più al concetto di intelligenza relazionale che a quello di intelligenze multiple.
Per determinare in senso ampio la capacità intellettuale di una persona risultano più completi, però a mio avviso comportano due problemi fondamentali: siccome includono prove linguistiche, incorporano aspetti differenti all'intelligenza in senso stretto e sono influenzati dalla cultura e dell'educazione dell'ambiente.