III.a) Il Principio di Equivalenza della teoria di Einstein
L’idea base del Principio di Equivalenza della Relatività Generale è l’equiparazione fra accelerazione e gravità. Questo Principio di Equivalenza, integrato nella Relatività Generale nel 1916, è stato utile alle teorie di Albert Einstein per giustificare una seconda relatività del tempo indipendente da quella definita dalla Relatività Speciale.
Detto altrimenti, gli effetti sul tempo e sullo spazio della velocità nella Teoria della Relatività Speciale (RS) di Einstein vengono estesi al campo gravitazionale nella Teoria della Relatività Generale (RG).
Il modo in cui interagisce la gravità con lo spazio è mediante la deformazione dello stesso, è il noto effetto geometrico della curvatura dello spazio-tempo. Adesso non è più sufficiente una geometria dello spazio di quattro dimensioni (come la geometria di Minkowski della RS), ma bisogna curvare gli stessi assi di questa geometria matematica per ottenere l’effetto della gravità sullo spazio-tempo o viceversa nella teoria di Einstein del 1916.
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Ho l’impressione che la Relatività Generale venga usata per cercare di far quadrare esperimenti che non coincidevano bene con la Relatività Speciale. Se la gravità significa accelerazione, è facile immaginare una certa equivalenza, come nell'esempio mentale dell'ascensore.
Molto probabilmente in questa seconda teoria sono compresi i problemi e le critiche ricevute nei dieci anni che la separano dalla prima teoria di Einstein.
Per esempio, si può sempre ribattere dicendo che ci si trova in un sistema non inerziale ed invocare la teoria di Einstein del 1913, tutti i sistemi in qualche modo lo sono, avviene però che in molti casi la perdita di precisione dell’informazione è modificabile o disprezzabile, poiché si suppone che è inerziale, o che i risultati coincidano a causa di altre casualità fuorvianti.
Non solo si ricorre alla RG quando un esperimento presenta problemi, ma quando la RS entra in contraddizioni insalvabili, come il paradosso dei gemelli. Per quanto legga la soluzione offerta dalla magia della relatività, non la capisco: Perché non è la Terra a subire accelerazioni e decelerazioni anziché la nave spaziale da un punto di vista relativista puro? La Relatività Generale non dice il contrario della RS quando crea sistemi preferenti per la gravità?
Suppongo che a tutti noi è familiare il fatto che sia equivalente avere un’accelerazione costante ed essere fissi, sottomessi ad un campo gravitazionale, è questa l’idea del Principio di Equivalenza e dell’esperimento mentale dell'ascensore. Tuttavia, questo esempio l'ascensore non funzionerà per la luce o per una persona e un giroscopio, perché nessuno dei tre sarebbe attratto alla forza di gravità.
Naturalmente, l'esperimento mentale dell'ascensore è solo un esempio, come il giroscopio!
A mio parere tale Principio di Equivalenza rappresenta una semplificazione della realtà poiché si concentra su aspetti concreti della stessa, dimenticando altri aspetti energetici con possibili effetti analoghi che spiega o che cerca di spiegare la relatività del tempo della teoria di Einstein, ma molto diversi concettualmente parlando; fra di essi possiamo analizzare i seguenti:
Va precisato che il Principio di Equivalenza è vero soltanto e parzialmente dal punto di vista della forza di attrazione o spinta. Ad esempio, dal punto di vista del movimento, accelerazione e gravità non sono lo stesso; un corpo accelerato si muove ed uno in un campo di gravità non lo fa.
Dal punto di vista energetico, bisognerebbe parlare anche di equivalenze fra gravità e pressione, pensiamo alla gravità dei punti centrali di una stella, in realtà potrebbe essere zero se la somma di componenti gravitazionali si annullasse, tuttavia …
La nota equivalenza fra velocità e temperatura. Vedi l’esperimento dell’Orologio Invisibile nel libro di Esperimenti di Fisica Globale.
Un aspetto piuttosto negativo della teoria di Einstein è che si limita a incorporare principi invece di offrire spiegazioni delle cause fisiche dei fenomeni osservati. E molto peggio, considerando i suoi principi, di ricerca è vietata seguendo certi argomenti.
Nei libri di Meccanica Globale e Fisica e Dinamica Globale esponiamo la teoria del tutto sulla materia e il moto. Gli effetti del Principio di Equivalenza della teoria di Einstein vengono spiegati in modo alternativo per l’interrelazione della massa con l’Etere Globale –struttura reticolare de la materia qui sopporta la gravità o energia potenziale, l’energia cinetica e la massa.
Da un lato, gli effetti nel tempo del RE sono spiegati dalla variazione nella risonanza della massa dovuto al movimento della massa attraverso l'Etere Globale e, dall'altro, gli effetti nel tempo della gravità sono spiegati con variazioni della risonanza a causa di cambiamenti della tensione esercitata dall'Etere Globale sulla massa con le variazioni nell’intensità del campo di gravità.
Il Principio di Equivalenza pone gli effetti della gravità sulla massa e sull’energia, riuscendo a spiegare le famose predizioni della Relatività Generale. Fra i più noti si possono citare quelli dell’effetto lenti gravitazionali delle stelle sulla luce, la precessione del perielio di Mercurio e lo spostamento verso il rosso gravitazionale.
Nel libro sulla Fisica e Dinamica Globale viene fornita una spiegazione fisica di questi stessi fenomeni naturali sotto un nuovo paradigma fisico che non curva il tempo né lo spazio, né niente di simile.
Se inoltre la nuova teoria del tutto, alternativa alle teorie di Einstein, spiega perché gli orologi atomici si alterano con la velocità e la gravità senza dilatazione nel tempo, pare allora che le teorie di Einstein siano sbagliate. Dopo tutte queste verificazioni empiriche!
In termini generali, non è che la Relatività Generale non sia la teoria più adatta o che il suo approccio alla realtà non sia il più semplice o che talvolta questo approccio abbia avuto esiti solo formalmente cambiando le definizioni di secondo e di metro nel 1967, ma che la teoria di Einstein è sbagliata.
Vale a dire, nonostante i risultati formali, contiene errori che sono rilevabili sperimentalmente in quanto indipendenti dalle convenzioni formali menzionate, come il trascinamento della luce sul campo di gravità o Etere LUM (Luminifero, universale e mobile) mediante il nuovo esperimento del Lontano Michelson-Morley, proposto anche dalla Fisica Globale nel libro di Esperimenti di Fisica Globale.
III.b) Predizioni della Relatività Generale
Le predizioni di Einstein non sono predizioni in senso stretto. Almeno, quella più spettacolare, quella della precessione del perielio di Mercurio, era un fenomeno già noto, e Paul Gerber ha scoperto nel 1898 la stessa formula di Einstein. Si sospettava anche che la traiettoria della luce si curvasse passando vicino alle stelle, il problema era la quantificazione del fenomeno. Immagino che il redshift è stato anche un fenomeno noto o sospetto.
Non si può negare che Einstein possedesse un gran intuito della realtà fisica ed una speciale padronanza della matematica. Ciò nonostante il fatto di continuare sulla strada della relatività del tempo anziché cercare soluzioni più intelligibili mi fa pensare che non sia riuscito ad ottenere una visione d’insieme e che le sue equazioni di campo potrebbero essere state disegnate ad hoc per riuscire a spiegare la curvatura della luce e la precessione del perielio di Mercurio.
Le tre predizioni della RG si deducono dalle sue equazioni di campo, ma il loro sviluppo concreto è troppo complicato per gli obiettivi di questa esposizione. L’esposizione sarà molto superficiale e limitata alle parti più note della teoria di Einstein senza addentrarsi nella complicazione matematica che la caratterizza o le nuove teorie futuriste fondate su di essa.
Gli aspetti matematici rendono più complicato il ragionamento logico e non devono esserci per forza errori concettuali se si sopprimono e se si intendono come implicitamente inclusi nei ragionamenti. Non sono altro che pura matematica, ci risparmiamo così le tensioni nel cervello, non abbiamo bisogno di altri concetti assimilati.
Nel libro online sulla Fisica e Dinamica Globale è esposta una spiegazione alternativa, con una precisione simile e comparativamente molto più semplice delle tre predizioni della Relatività Generale sotto un nuovo paradigma che mantiene la geometria euclidea ed il tempo assoluto.
Le tre predizioni più importanti della Relatività Generale sono le seguenti:
La curvatura doppia della luce, effetto lente d’ingrandimento o lenti gravitazionali.
Albert è stato il primo a segnalare che la luce si deviava passando vicino a corpi massivi nella stessa proporzione o angolo che indicava la teoria della gravità di Newton per i pianeti, e poi ha corretto una quantità che era esattamente il doppio di quella precedente. –Nel frattempo ci sono stati diversi tentativi falliti di verificare sperimentalmente la deviazione effettiva.
L’unica spiegazione conosciuta per questo cambiamento è puramente matematica in quanto proviene dalle equazioni di campo della teoria di Einstein. È un peccato che non siano state ricercate le cause fisiche, poiché in questa differenza quantitativa risiede una delle chiavi più rilevanti del paradigma della nuova Fisica Globale.
Dopo vari tentativi falliti per diversi motivi, con l’eclisse solare del 1919 è stato comprovato empiricamente che le predizioni della teoria di Einstein in merito erano corrette.
La precessione del perielio di Mercurio.
Indubbiamente questa spiegazione è la stella più brillante dell’universo: una deviazione di 43'' di arco ogni 100 anni nell’asse dell’orbita del pianeta Mercurio. La Teoria della Relatività Generale è spiegata con un errore così piccolo che non lascia spazio a dubbi ragionevoli sulla correzione della stessa.
Tuttavia, va notato che nel 1898 Paul Gerber spiegato che precessione prima fisica relativistica con esattamente la stessa formula.
La precessione del perielio di Mercurio viene quantificata RG in questo modo:
Se in questa formula cambiassimo 6 con 2π la precessione del perielio di Mercurio ci darebbe la formula proposta dalla Fisica Globale nel libro Fisica e Dinamica Globale, dunque avremmo già due teorie contraddittorie indubbiamente non ragionevoli.
La RG si adatta perfettamente alle osservazioni perché di fatto sta attribuendo doppio effetto gravitazionale all’energia cinetica mediante le sue equazioni di campo. Il primo, per coprire l'ipotetico aumento di massa relativistica –richiamare il paradosso di massa invariante– e mantenere la proporzionalità della legge di gravitazione di Newton, e di un ulteriore effetto addizionale, anziché applicarlo alla massa globale come forza di gravità, viene effettuato mediante la distorsione dello spazio.
L’artificialità della teoria di Einstein è dovuta all’impossibilità del riconoscimento delle vere leggi di gravità, a causa della sua insistenza incondizionata sul principio di uguaglianza fra massa inerziale e massa gravitazionale e della sua mancata conoscenza della natura materiale della massa fisica. Insomma, invece di progredire nella comprensione delle caratteristiche della massa, ciò che ha provocato la Relatività Generale è stata una totale denaturazione della forza di gravità.
Spostamento verso il rosso gravitazionale.
Il famoso spostamento verso il rosso gravitazionale (o verso il blu) della luce comporta una frequenza minore (o maggiore) –e dunque meno o più energia–, ed avviene quando le onde elettromagnetiche si allontanano o si avvicinano al centro di un campo gravitazionale.
Nel libro della Fisica e Dinamica Globale viene spiegato perché questo spostamento è lo stesso effetto energetico della curvatura della luce.
Non va confuso lo spostamento verso il rosso gravitazionale con lo spostamento verso il rosso con l’effetto Doppler relativista che potrebbe presentarsi per le velocità relative fra emittente e ricevente o con lo spostamento verso il rosso cosmologico ancora da spiegare in modo soddisfacente.
L’effetto Doppler relativista mi ha sempre stupito molto, da una parte si dice che la velocità della luce sia la stessa per tutti gli osservatori e dall’altra che esiste un effetto Doppler relativista o spostamento verso il rosso relativista.
È certamente vero che questo effetto Doppler relativista avviene, sia se è l’emittente che se è il ricevente ad essere in movimento. Ed i calcoli della RG offrono risultati soddisfacenti.
La mancanza di senso semantico è dovuta al divieto di prendere come osservatore relativista la stessa luce. Per cui la sua analisi possiede poco fondamento logico e bisogna ricorrere alle solite dilatazioni temporali.
Nonostante si giustifichi al contempo l’effetto Doppler relativista come uno scambio energetico, si fa come conseguenza della dilatazione temporale anziché della ragione esatta che è l’equivalenza energetica dovuta al movimento relativo euclideo.
Nonostante matematicamente la Relatività Generale sia giusta, non si deve ammettere una complicazione così grande ed artificiale della realtà fisica senza cercarne alternative più ragionevoli conformemente al rasoio di Occam.
Relativizzare il tempo e lo spazio è uguale a distruggerne i concetti naturali, così naturali che sono immersi nella stessa concezione della vita che tutti noi abbiamo. Sarà bellissimo per i film di viaggi nel tempo, ma per il lavoro scientifico dei neuroni per poco non è un suicidio.
In definitiva, abbiamo due teorie scientifiche incompatibili, la Relatività Generale e la Fisica Globale, che spiegano le famose tre predizioni. Ci mancherebbe solo sentir dire che dovremmo trovare un punto intermedio, no, no, vi prego, no, mai! Il teorema del punto intermedio si potrebbe intendere come un fatto normale, ma mai come un argomento scientifico!