2. COSMOLOGIA
2.a) Teoria dell’origine dell’universo
La Cosmologia studia la formazione o origine dell’universo o la sua evoluzione.
La Teoria del Big Bang è la teoria generalmente accettata, ma a mio avviso presenta grandi problemi alla luce dei Principi filosofici addizionali dell'Astrofisica segnalati nell'introduzione di questo libro. Inoltre, le recenti misurazioni sulla materia oscura e l'espansione dell'universo –2018– portano a pensare che l'era dell'universo sia il tempo corrispondente all'universo osservabile.
Inoltre alla pagina sulle Forze fondamentali della materia sono enumerate le proprietà elastiche della struttura reticolare della materia o Etere Globale –schiuma quantica, corde o spazio-tempo con proprietà meccaniche– che, unitamente ai processi e ai meccanismi spiegati in questo libro di Astrofisica Globale, ci inducono a pensare su una scala più grande dell'universo osservabile.
Si potrebbe dire che la causa della creazione o origine dell’universo è una causa oscura.
Possiamo raggruppare le debolezze della Teoria del Big Bang in base alla loro relazione con i seguenti concetti.
Scienza.
Situazione spaziale dell’origine dell’universo.
Non riesco a capire perché si dica che l’origine dell’universo sia un’esplosione iniziale, non sapendo neanche né il luogo della stessa né dove si trova. Bisogna riconoscere che la forma a uovo dell’universo secondo il satellite WMAP è molto bella. Suppongo che rappresenti l’universo visto dalla Terra e che la forma sia dovuta a qualcosa come la buccia di un’arancia su di un piano bidimensionale.
Origine temporale.
Il problema dell’origine spaziale dell’universo ha il suo corrispondente nel tempo.
Se è già stata rilevata luce di galassie emessa più di un 13 10^9 di anni fa e quasi altrettanti in senso contrario, pare che l'universo dovrebbe essere più grande dei 13.7 10^9 anni che dicono che abbia all'incirca. Soprattutto non per la luce ma perché la massa avrà prima dovuto viaggiare dal punto iniziale del Big Bang ai due punti estremi e poi avrà dovuto formare le galassie per emettere la luce osservata.
Immagino che per questo ultimamente si parla del concetto di universo osservabile, che mi sembra molto più azzeccato.
La Teoria dell’Inflazione.
Questa teoria risolve in qualche modo i due punti di cui sopra, poiché propone un tempo di espansione dell’universo a velocità di molto superiori a quella della luce.Sebbene, con la rilevazione delle onde gravitazionali, sembra esserci un'altra prospettiva della velocità di espansione e dell'età dell'universo.
Ecco che sorge di nuovo un grande problema della Fisica Moderna, quando include teorie generalmente accettate ed incompatibili allo stesso tempo. Si tratterà molto probabilmente di un tipo di logica quantistica.
È anche vero che viene generalmente accettato che sono incompatibili e dunque che qualcuna potrebbe essere sbagliata; anche se molti inventano cose dicendo che tutte le teorie dimostrate possono essere migliorate ma che ciò non significa che possano essere sbagliate. Ingenuità Quantistica!
Ossessione per dimostrare l'impossibile.
Tutti gli anni passano esperimenti cercando di dimostrare ancora una volta la teoria della relatività.
Concetti come spazio o tempo vengono creati o modificati ma non mostrati. Inoltre, la Teoria della Relatività di Einstein non dimostra la relatività del tempo o dello spazio, ma li incorpora come un assioma. Perché insistono nel non chiarire?
Fantascienza.
Ovviamente, la scienza in genere e la Cosmologia in particolare devono a mio avviso basarsi sulla logica e sul buon senso per non cadere in altri campi della vita. Ecco perché non voglio entrare nel discorso dell’origine dell’universo basato su altre dimensioni fisiche o sull’esistenza di universi paralleli, per me queste idee sullo spazio fanno parte della fantascienza e della logica aberrante.
Magic.
C’è un problema epistemologico con l’origine dell’universo, l’idea che qualcosa nasca dal nulla non ha proprio senso nella logica del nostro mondo o della nostra natura. Immagino che, essendo la nostra natura limitata, ogni tema non delimitato, come eternità o spazio infinito, sfugge alla nostra logica interna.
In qualche modo, lo stesso ragionamento filosofico viene sostenuto dal Principio di Conservazione Globale, infatti, o le cose si trasformano oppure scompaiono completamente, ma quest’ultimo è di solito chiamato magia e non Cosmologia o un’altra branca della scienza.
Religione.
All’interno di questa debolezza scientifica possiamo trovare diversi esempi.
Fede.
Di fatti, la cosa peggiore non è avanzare soluzioni errate, ma riuscire a fare in modo che le stesse vengano generalmente accettate. Negare nell’ambito della scienza a necessità di convinzione perché il cervello umano non è pronto, merita un premio speciale, poiché dà l’impressione di una teoria religiosa sull’origine dell’universo o di una lezione delle elementari.
Creazionismo scientifico.
Un altro tema sono le teorie religiose sulla formazione della vita e la creazione dell’universo, poiché presuppongono approcci non basati sulla logica.
Dal punto di vista filosofico, non riesco a differenziare le età del mondo, se è stato creato 6000 anni fa o pochi miliardi di anni fa. In entrambi i casi è presente un elemento creativo di una singolarità esemplare.
Immortalità.
Un altro esempio della natura della vita e della specie umana è l’ansia o la speranza dell’immortalità, che si riflette in questo caso nel trionfo della Teoria della Relatività di Einstein, sebbene bisognasse accettare anche quella dello spazio.
Chiaramente fa lo stesso se è incompatibile con la Meccanica Quantistica, con la teoria dell’inflazione o con la logica più essenziale che si possa immaginare. È incompatibile perfino con la logica quantistica!
Nonostante faccia menzione di questi aspetti legati alla religione come debolezze scientifiche di certe teorie, voglio manifestare che capisco perché esistono; perché io stesso e molte altre persone pensiamo che ci sia qualcosa di diverso, che non si può né si potrà spiegare con le leggi fisiche, che chiamiamo in modo generico spiritualità o, semplicemente, Amore.
Questa posizione non è da confondere con una posizione conservatrice o immobilista nella Cosmologia; sarebbe quasi impossibile far quadrare questa posizione con le proposte di cambiamento presentate in questo libro. Avviene che bisogna distinguere fra cambiamenti ragionevoli, dopo esser stati spiegati, e cambiamenti che pretendono di giustificare la loro stessa mancanza di logica o buon senso, come la cosiddetta logica quantistica.
Non c’è neanche bisogno di essere degli scettici radicali per non sentirsi a proprio agio di fronte all’accettazione generale di teorie incompatibili.
Dopo aver parlato della filosofia della formazione ed origine dell’universo, vediamo brevemente l’evoluzione dell’universo, indipendentemente dall’osservatore.
Vorrei richiamare l’attenzione sugli aspetti o sulle caratteristiche dell’universo che non si vedrebbero e quelli che subirebbero il cambiamento concettuale e filosofico della scienza nel caso in cui si passasse ad un paradigma più intuitivo della Fisica Globale.
Fra le caratteristiche dell’universo che non cambieranno si trovano gli effetti fisici non immaginari spiegati oggigiorno dalla Fisica Moderna.
L’incremento della massa con la velocità.
Il cambiamento della velocità angolare della luce o effetto lenti gravitazionali delle stelle.
La velocità della luce è costante, sebbene con così tante condizioni che se non vengono mantenute diventa variabile.
Le alterazioni degli orologi atomici, poiché continueranno ad alterarsi per gli effetti meccanici della struttura reticolare della materia o Etere Globale, per il suo spostamento, la sua tensione longitudinale, la tensione della curvatura longitudinale –gravità–, o per la velocità della massa.
L’origine dell’universo di una grande esplosione o Big Bang, sebbene sia di una parte dello stesso –Small Bang.
Gli elettroni continueranno a far girare il nucleo atomico con la danza tipica degli ondoni –Dance of the wavons.
I mascalzoni continueranno ad essere mascalzoni, ma leggermente meno scettici.
Ecc.
Alla luce di tutto questo, non mi sorprenderebbe se le cartine dell’universo esistenti fossero confuse, qualcosa come le cartine del Mediterraneo e del Globo che c’erano ai tempi della Grecia Classica.
Ma la cosa più importante è che il ragionamento sarebbe ancora più potente se diventasse di nuovo intuitivo e comprensibile.